Il dado è tratto

Carissimi nipotini,
quest’ anno, la nostra settimana di ferie si è svolta nella bellissima cittadina romagnola di Bellaria.

È stato, dopo alcuni anni di assenza, un ritorno molto gradito.

Spiaggia, mare, hotel e la compagnia della coppia dei carissimi Gabriella e Gabriele sono stati gli ingredienti e i compagni ideali per questi 7 giorni di vero rilassamento.

Una mattina, nelle nostre passeggiate sul bagnasciuga, ci siamo spinti ai confini di Gatteo Mare con San Mauro Mare là dove un ponte di legno attraversa il Rubicone.

Al centro del piccolo ponte pedonale fatto ad arco, è posizionato un bassorilievo di bronzo dell’Imperatore Giulio Cesare.

In basso al busto, è visibile un dado con i numeri tre e uno mentre in fondo è incisa la famosa frase “Il dado è tratto”.

Il fiume che Giulio Cesare nel 49 a.C. attraversò con le sue legioni, rappresentava il confine con la Gallia Cisalpina e l’Italia e il suo nome andò trasformandosi nei secoli, passando da Urcon a Pisciatello a Fiumicino e infine a Rubicone.

Questo originale cartello è tutt’ora presente ed è posto nell’entroterra, all’inizio del paese di Savignano del Rubicone.

La sua collocazione risale al 1932 quando Mussolini, alla ricerca del famoso fiume, lo individuò nell’allora Fiumicino che convertì nello storico Rubicone.

Il cartello, nel rettangolo in alto, riporta nero su fondo bianco la scritta “Fiume Rubicone”.

Nel secondo rettangolo, tre onde azzurre su fondo marroncino, rappresentano il fiume.

Nel terzo rettangolo, giallo su fondo rosso compare la scritta “Roma 49 a.C.”.

Nell’ultimo rettangolo sempre in giallo su fondo rosso compare la scritta barrata di “Gallia” a significare che li finiva la Gallia e iniziava l’Italia.

Il ponte originale del passaggio delle legioni di Giulio Cesare, non era però questo ponticello di legno che abbiamo visitato noi, ma molto più probabilmente era il ponte in pietra di origine romanica che attraversa la città di Savignano che dal 1932 prese il nome attuale di Savignano al Rubicone.

Arrivati in prossimità del busto di Giulio Cesare, anche noi abbiamo passato la mano sul naso (pare che porti bene) contribuendo a mantenerlo lucido e chiedendo a lui di avere sempre il coraggio della forza e della decisione.

Della simpatia della visita al busto di Giulio Cesare con il relativo sfregamento del naso della statua del famosissimo imperatore romano, è nata la curiosità di riscoprire l’episodio storico.

Dal gesto coraggioso e deciso, ben descritto nel motto, ne deriva uno sprone per ciascuno di noi a non tentennare, ma decidere senza ripensamenti quelle azioni che ci sembrano giuste e indispensabili per quella particolare situazione.

Carissimi saluti a voi nipotini, ai lettori usuali e al popolo allegro e cordiale della Romagna.

nonno Antonio e nonna Lina

Famigliaontheroad è un blog in continuo aggiornamento! Se volete rimanere aggiornati, seguiteci sui nostri account social Instagram e Facebook.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *