Oggi vi portiamo con noi in Val Biandino, una meta che ben si addice ai giovani camminatori e che è capace di regalare una bella esperienza sia ai bambini sia ai loro genitori!
Si tratta di una valle laterale della Valsassina che parte da Introbio per dirigersi verso nord-est fino alle pendici del Pizzo Tre Signori, vetta delle Alpi Orobie posta a 2554 m s.l.m..
La passeggiata di cui vi parliamo non presenta grandi difficoltà tecniche. È però doveroso tenere in considerazione il dislivello affrontato (circa 1000 metri) e la lunghezza.
Possiamo quindi dire che è adatta ai bambini di tutte le età, a patto che siano abituati a camminare. Una sorta di secondo step, dopo aver affrontato camminate più brevi.
Punto di partenza è Introbio, paese in provincia di Lecco e, per la precisione della Valsassina. Potete trovare parcheggio lungo via delle Ville (attenzione alla segnaletica verticale con i relativi divieti…) oppure più comodamente in via Vittorio Emanuele in prossimità della Ciresa Formaggi.
Salendo per via delle Ville si trova un pannello con le informazioni relative all’apertura dei rifugi della valle e ai riferimenti telefonici per contattarli. È qui che inizia la vostra escursione.
Si parte dai circa 600 metri s.l.m. di Introbio per giungere ai 1510 metri del Rifugio Tavecchia.
Potete percorrere la strada principale (quella percorsa anche dalle jeep) che in poco più di 8 km (questo almeno ha indicato il nostro orologio gps) vi porterà alla vostra meta.
Tecnicamente questa strada è percorribile anche con il passeggino ma francamente un simile dislivello (più di 900 metri) diventa troppo pesante per chi deve spingere…
Noi, per la salita, abbiamo optato per il sentiero n. 40, conosciuto anche come via del Bitto. Si tratta di un percorso meno monotono e comunque sostanzialmente privo di pericoli.
È forse soltanto un poco più lungo (un paio di chilometri in più) ma ovviamente anche meno ripido.
Sentiero n. 40 e strada costeggiano in moltissimi punti il torrente Troggia che sarà vostro compagno nella passeggiata (bellissima la cascata che forma ad Introbio, un’idea per un’escursione estiva!).
Il nostro consiglio (per chi ha bambini) è di utilizzare il sentiero 40 per salire e poi scendere lungo la strada.
Quanto tempo si impiega a salire? Il dato è soggettivo. Al passo dei bambini ci vogliono indicativamente 3 ore.
Noi abbiamo deciso di affrontare l’escursione con assoluta calma, dormendo al Rifugio Tavecchia per scendere l’indomani.
Dormire in rifugio, contornati soltanto dalla natura, è un’esperienza molto bella. Il Tavecchia inoltre è davvero molto accogliente, recentemente ristrutturato e molto pulito.
Abbiamo mangiato bene, dormito altrettanto bene e i gestori ci sono sembrati particolarmente attenti ai piccoli ospiti. Il tutto per un prezzo più che onesto.
Il rifugio, inoltre, previo avviso può trasportarvi da Introbio a bordo delle loro jeep. Il nostro consiglio è quello di guadagnarvi la “vetta” a piedi, la soddisfazione è totalmente diversa ma conoscere questa opportunità vi offre maggior tranquillità.
Il Rifugio Tavecchia può essere la base per altre escursioni (ci siamo ripromessi di tornare per fermarci 2 o 3 giorni…).
A 20/30 minuti (100 metri più in su) si trova la Chiesa Madonna della Neve (che abbiamo visitato anche noi nel pomeriggio, dopo aver raggiunto il Rifugio).
Altre possibili mete sono il Pizzo dei Tre Signori, il Lago di Sasso, il Rifugio Santa Rita, l’Alpe Barconcelli…
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