Altamura ha rappresentato l’unico “tradimento” al nostra viaggio in Basilicata. Ci sembrava un peccato, alloggiando a circa un’ora dalla città, non onorarla di una visita e direi che ne è valsa la pena.
È una città di quasi 70 mila abitanti e, giungendo dalla Basilicata, abbiamo da subito notato una vitalità che è ben lontana dalle tranquille e sonnolenti terre lucane.
La sua notorietà è riconducibile al suo pane, alla lenticchia IGP, al ritrovamento di Homo neanderthalensis. Si trova a due passi da Matera ed è spesso abbinata a quest’ultima dai suoi visitatori.
La nostra visita è stato piuttosto rapida. Abbiamo dedicato circa un paio d’ore al suo centro storico girando liberamente, senza una meta prefissata.
Lungo il corso principale non potrete non notare la sua Cattedrale, fondata nel 1232 da Federico II.
Il colore dominante è il bianco che caratterizza gli edifici e che ben si contrasta con il blu del cielo!
Caratteristici di Altamura sono i suoi claustri, ovvero cortili “chiusi”. All’interno del centro ce ne sono circa 80 ed è divertente scoprirli gironzolando qui e là.
Rappresentavano per gli altamurani un luogo di lavoro ma anche e soprattutto un’occasione di socialità.
Altamura è questo e molto altro. Non abbiamo purtroppo avuto tempo a disposizione per una visita più intensa ma questo primo assaggio ci ha fatto venir voglia di tornarci in futuro con più calma.
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