Silvio Petta e la community dei Superpapà (intervista)

Ritorna su Famigliaontheroad lo spazio dedicato alle interviste. Questa volta abbiamo l’onore di ospitare Silvio Petta, un papà come il sottoscritto. Anzi, un superpapà! E’ stato lui ad avere l’intuizione di aprire, circa 10 anni, la pagina Facebook dei Superpapà che, ben presto, è diventata la più grande community dei papà.



Lasciamo spazio all’intervista e ringraziamo di cuore Silvio per la disponibiltà.

Silvio, ci racconti brevemente come e perché è nato il blog dei Superpapà?

Il blog Superpapà è stata la conseguenza di un successo inaspettato sui social.
Quasi 10 anni or sono aprii la pagina facebook Superpapà con l’intento di creare uno spazio dedicato a noi papà.
In una rete satura di siti e pagine dedicati alla figura materna cercavo di portare il messaggio dei papà: ci siamo anche noi!

Ebbi l’intuizione giusta, la pagina Facebook esplose in pochi mesi, il nuovo tema dei “padri moderni” attraeva un vasto pubblico composto sia dalle donne che dagli uomini. Da lì l’esigenza di raccogliere post, dediche e riflessioni e custodirle sul blog.

Oggigiorno, anche in Italia, il papà sta assumendo un ruolo sempre più importante nel percorso di crescita dei figli, sebbene lo Stato sociale non consideri allo stesso modo madri e padri. Cosa manca e cosa si deve fare a tuo avviso in tal senso in Italia?

In Italia mancano politiche sociali adeguate a sostegno dei genitori, per questo abbiamo un calo delle nascite impressionante. E siamo legati mentalmente a vecchi schemi mentre bisognerebbe accelerare il cambio culturale in atto: i papà si sono resi conto che il tempo trascorso con i loro figli sin dalla tenera età ha un valore inestimabile.

Bisognerebbe dare l’opportunità ai padri di non perdersi questi momenti, di contribuire attivamente alla crescita dei propri figli. Servono congedi parentali retribuiti: un uomo che rafforza l’esperienza di crescere un figlio acquisisce delle competenze nuove che sfrutterà al lavoro: si migliora, si diventa più responsabili, attenti e fermi nelle decisioni.

Viaggi e figli: quali sono le esperienze che, da papà, hai vissuto e ricordi con più piacere

Porterò sempre nel cuore quelle vacanze inaspettate in Val Senales con i miei bambini. Come ogni anno avevo organizzato tutto all’ultimo minuto: nella splendida cornice dell’Alto Adige scoprimmo una valle dalla natura ancora intatta e non presa d’assalto dal turismo di massa.

Trascorremmo proprio delle belle e rilassanti vacanze sulle orme di Otzì, l’uomo di ghiaccio, che fu ritrovato proprio su quei ghiacciai. Bellissima la visita all’ArcheoParc dove i bambini toccarono con mano la storia degli uomini primitivi che avevano studiato sui libri di scuola!

Quali sono i valori (aggiunti) che possiamo regalare ai nostri figli nelle nostre vesti di papà?

I nostri figli imparano di più dal nostro esempio che dalle parole dette. Dobbiamo far capire a loro che nella vita si può anche sbagliare, fallire, l’importante è non darsi per vinti e riprovare a rialzarsi.

Quante volte noi papà ci siamo trovati con la testa colma di pensieri che non ci fanno dormire la notte? Non dobbiamo aver timore di condividere in famiglia i nostri errori. Cogliere dagli insuccessi la giusta motivazione per riprovarci è un ottimo dono che dovremmo trasmettere ai nostri figli.

Per chiudere: ci regali un consiglio o un aneddoto particolare derivante dalla tua esperienza di “superpapà”?

Mi ricordo un pomeriggio c’erano in casa due bambine dell’età dei miei ragazzi: per intrattenerli facevo un po’ il clown, mi divertivo a farli ridere.. Ad un certo punto il piccolo Gabriele incalza: “Sapete, il mio papà non normale, è un superpapà!”.

Non potete immaginare l’emozione! Erano i primi tempi del blog e pensavo proprio di aver intrapreso la direzione giusta: quella di mettere i figli al primo posto nella mia scala dei valori.

E quando mi dicono: “Perché Super, chi ti credi di essere?”. Rispondo con un sorriso: “Sono un semplice papà, ma con un cuore grande!”

 

 

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