Ti voglio tanto bene mamma

Carissimi nipoti,
quest’anno la festa della mamma capita in un periodo molto particolare e difficile ma non posso comunque non ricordarla con alcuni pensieri e riflessioni.

Come ho già detto per la festa del papà, probabilmente quest’anno, la festa sarà “svuotata” (e mi vien da dire: meno male) da tutta la parte esteriore e commerciale e sarà veramente la festa del cuore.

Il cuore del bambino ma anche dell’adulto che si ferma un attimo ad esaminare questa figura indispensabile, sempre presente, sempre disponibile, sempre pronta ad intervenire, sempre pronta a perdonare e che spesso agisce nel silenzio e nell’ombra.

Questa figura prima, con tanta sofferenza, ci mette al mondo e poi ci segue nella nostra crescita fisica e morale e continua sempre anche nell’età adulta. Di fronte alla figura e spesso solamente al nome di “mamma” non c’è cuore che non si intenerisca e non c’è bocca che non esprima il suo più sincero e incondizionato “grazie”.

“Mamma” è la prima e l’ultima parola ad essere pronunciata.

Gli auguri più commoventi e più sinceri rimangono però sempre quelli dei bambini e per questo voglio riportare una piccola e anonima filastrocca che uno dei miei figli ha utilizzato per gli auguri alla propria mamma (la vostra nonna Lina), circa trenta anni fa accompagnandola con un piccolo disegno.

A te cara mamma

Al mondo io lo so, ci sono tante cose belle,
la terra, il mare blu, il cielo con le stelle.
Ci sono nei giardini graziosi fiorellini,
ed agili farfalle azzurre, bianche e gialle.
Però per me, la cosa più bella che ci sia,
è il bacio dolce e caro di te mammina mia!

Quest’anno, come dicevo all’inizio, è un anno di particolare difficoltà e sofferenza e quindi voglio estendere il mio pensiero alle mamme che non ci sono più. A quelle mamme spesso avanti negli anni, ma non per questo meno care, che questo nemico sconosciuto ha portato via in un anonimo letto d’ospedale, nelle stanze di una casa di cura o nel letto di casa propria.

Le ha portate via in un modo repentino sottraendole anche al conforto e al saluto estremo dei propri cari.

Voglio ricordare in particolare anche la mia suocera Rina (la mamma della vostra nonna Lina) e la mia mamma Maria. Di lei non ho ancora parlato molto nelle mie precedenti letterine ma è spesso nei miei pensieri e nel mio cuore.

Ai tempi della mia infanzia non c’era la festa della mamma e, sia per le abitudini di allora che per carattere personale, difficilmente riuscivo ad esternare i miei sentimenti.

Quando le faccende domestiche glielo consentivano, amava sedersi su una seggiolina vicino alla porta finestra per sfruttare la luce solare e rendere quindi più facile il lavoro di cucito o di rammendo.

Quella seggiolina è purtroppo vuota da tanto tempo e, quando la guardo, mi sembra ancora di vedere la mia mamma seduta.

Forse non è troppo tardi e ora, a quasi settant’anni, trovo finalmente il coraggio di dirle: “grazie di tutto, ti voglio tanto bene mamma”.

Sono certo che da lassù sorriderà commossa e volgerà uno sguardo benevolo verso i suoi cari.

Nonno Antonio

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2 commenti

  1. Vorrei ringraziare il Sig. Antonio per aver condiviso con noi questo suo post: le sue parole sono un dolce balsamo, soprattutto in periodi di insicurezza come questo. Sono certa che questi suoi pensieri arriveranno alla sua amata madre, e aiuteranno tante altre madri e tanti altri figli a trovare il coraggio di ripeterle.
    Grazie!

    1. Author

      Grazie Cristina per il commento che ho girato con piacere a Nonno Antonio. Un grazie anche e soprattutto da parte sua!

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