Fase 2: parchi e nonni, istruzioni per l’uso

La fase 2 è ormai alle porte. Il 4 maggio verranno consentite alcune deroghe al rigido lockdown che interesseranno anche i bambini. Per questo motivo ci sembra utile dare qualche “istruzione per l’uso”.

Nei precedenti post abbiamo già espresso la nostra opinione su quanto non sia stato fatto in questa emergenza per i bambini. Bambini inesistenti nei decreti ministeriali, le difficoltà delle famiglie nel conciliare gli impegni lavorativi con l’assistenza ai figli. Dubbi e perplessità emerse anche nell’interessante intervista con il Prof. Alberto Pellai.

Riferimento per quanto leggerete nei prossimi paragrafi è il DPCM del 26 aprile 2020, annunciato dalla conferenza stampa del Presidente del Consiglio Conte.

Parchi pubblici. “L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d (ovvero divieto di assembramento), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse.

Su questo punto è necessario sottolineare che ogni sindaco potrà disporre la chiusura dei parchi pubblici qualora ritenesse non vi siano le condizioni di sicurezza. Inoltre, non sarà consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto.

In soldoni, si potrà uscire per andare al parco pubblico vicino a casa. Potrete passeggiare, andare in bicicletta ma non sarà consentito giocare. A logica (ma si tratta di una nostra supposizione) le aree gioco presenti nei parchi pubblici saranno rese inaccessibili.

Nonni e parenti. Si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie.

Stando a quanto indicato nel DCPM tali visite saranno consentite all’interno della propria regione.
Quindi sì alle visite ai nonni o ai parenti ma sarà necessario rispettare il distanziamento sociale e utilizzare le mascherine.

Queste, ad oggi, le novità che toccano il mondo dei bambini. Tali disposizioni si applicano dalla data del 4 maggio 2020 e sono efficaci fino al 17 maggio 2020.

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3 commenti

  1. Ma si rendono conto, che ai bambini manca il contatto fisico. Come si fa a portare i bambini piccoli dai nonni, e dirgli devi stargli distante almeno un metro? È un doppio dolore. Io non so come farò col mio, che ama spasmodicamente abbracciare tutti, e dopo 2 mesi dirgli puoi vederli ma non toccarli. Mi viene da piangere al sol pensiero

  2. E che senso ha aprire i parchi se non posso nemmeno farli sedere a terra, o giocare a rotolarsi?
    Ho letto che la nostra Sindaca desidera che i parchi siano aperti, ma solo per passeggiarci dentro.. Proibito sedersi su una panchina.. Ma se i miei bimbi sono stanchi, cosa faccio? Li prendo per i piedi? Certi parchi sono enormi, come facciamo a non farli fermare mai i bambini?
    Voi cosa ne dite?

    1. Author

      Grazie per il commento.
      In questo articolo ci siamo limitati a riassumere e semplificare le disposizioni contenute nell’ultimo DPCM.

      Sulla totale noncuranza dei decreti verso i bambini abbiamo parlato abbondantemente nel blog. Trovi altri articoli che chiariscono la nostra posizione.

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