Abbiamo già parlato in queste pagine del congedo parentale COVID-19 (Coronavirus), un congedo speciale previsto dal Decreto legge del 17 marzo 2020. Una misura volta ad aiutare le famiglie ritrovatesi nella (difficile) gestione dei propri figli a causa della chiusura delle scuole di tutta Italia.
Mancava la circolare INPS con i dettagli. Come richiedere il congedo? A chi spetta? Quali invece le esclusioni?
Per completezza vi rimandiamo direttamente alla circolare 45 del 25-03-2020. In questo articolo proviamo a sintetizzare le informazioni più importanti.
Chi può fruirne? Il congedo è fruibile dai genitori lavoratori dipendenti del settore privato, dai lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, dai lavoratori autonomi iscritti all’INPS e dai lavoratori dipendenti del settore pubblico.
In alternativa è stata prevista la possibilità per i genitori di richiedere un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting, nelle modalità e secondo le istruzioni fornite dall’Istituto con la circolare n. 44/2020.
Quanti giorni? Il congedo è accordato per un periodo continuativo o frazionato, comunque non superiore a 15 giorni complessivi, a partire dal 5 marzo 2020, per il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado.
Il congedo COVID-19 riconosce ai genitori un’indennità pari al 50% della retribuzione, nel caso in cui sia chiesto per un figlio fino ai 12 anni di età.
Come si richiede? I genitori lavoratori con figli di età fino ai 12 anni che vogliano fruire del congedo COVID-19, sia a conguaglio che a pagamento diretto, devono presentare istanza al proprio datore di lavoro e all’Istituto, utilizzando la normale procedura di domanda di congedo parentale per i lavoratori dipendenti.
Qualora tale domanda fosse già stata inserita prima della data odierna, il congedo verrà automaticamente convertito in “congedo speciale”.
I genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni devono presentare domanda di congedo COVID-19 solamente al proprio datore di lavoro e non all’INPS.
Per tutte le altre informazioni e per le casistiche relative ai lavoratori iscritti alla Gestione separata ,ai lavoratori autonomi iscritti all’INPS e ai lavoratori dipendenti del settore pubblico vi rimandiamo alla circolare INPS numero 45.
L’immagine di copertina è di Sartors.
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siamo marito e moglie con 2 figli il grande ha 13 e la picola 3 anni lavora solo il marito
E’ UNA SOCIETA’ DI ACCONTENTINI SEMPRE A SCAPITO DELLE FAMIGLIE ITALIANE LAVORATRICI CHE NON VENGONO AIUTATE NE TUTELATE E NEL SOSTEGNO DEI PIU’ PICCOLI SENZA NIDI E SCUOLE VICINE AL LAVORO IO PAGO UNA RETTA MENSA ESOSA PERCHE’ MIA FIGLIA VA A SCUOLA COMUNE DI ROMA E NOI ABITIAMO A 15KM COMUNE CASTELNUOVO DI PORTO. UNO SCHIFO.