Premetto immediatamente che non sto scrivendo nulla di così illuminante e sconvolgente. Si tratta di una semplice (forse banale) riflessione scaturita nella mia testa ieri pomeriggio. Un evento di per sè di poca importanza mi ha fatto pensare ancora una volta all’importanza del mestiere della maestra!
Sono circa le 14,30 quando squilla il telefono ed è la scuola dell’infanzia ad avvisarci di andare a recupare il nostro primogenito. Un virus gastrointestinale (o qualcosa di simile) lo ha, per la gioia di tutti noi, colpito.
Raggiungo immediatamente la scuola e, entrando nella zona dove si trovano gli armadietti dei bambini, vengo immediatamente raggiunto da un olezzo terribile. Come mi suggerisce la maestra diversi sono i bambini colpiti da questo virus, spopolano i sacchetti con i vestiti sporchi (che sporchi è un eufemismo!) della giornata…
Recuperando il “malato del giorno” e tornando verso casa nella mia testa partono riflessioni varie.
Quattro le maestre dell’asilo per oltre (almeno credo) sessanta bambini. Dato il campione statistico di casa nostra, immagino che mediamente ci siano sempre almeno 5/6 bambini in cattive condizioni, ogni giorno.
Alle maestre è attribuito l’incarico di pulirli quando vanno in bagno (quantomeno i più piccoli), soccorerli quando stanno male, lavarli e cambiarli quando stanno poco bene (vomito, diarrea e chi più ne ha più ne metta).
Oltre a ciò non dimenticate i nasi perennemente colanti dei nostri bambini, da ottobre a maggio almeno, i microbi naviganti nell’aria (i vostri bambini sono dei perfetti lord con la mano sempre davanti alla bocca quando starnutiscono?!?)…
Avete presente quando a casa dovete badare a vostro figlio? Quante richieste e quante esigenze dovete soddisfare? Bene, pensate a quello e moltiplicatelo per 20!
Soddisfatte le esigenze fisiche, le maestre (ma come fanno?!?) si occupano dei nostri figli per gli aspetti educativi. Per i nostri bambini l’asilo è una vera palestra di vita e tutto ciò è affidato alla santa pazienza delle nostre maestre!
Non mi dilungo sul tema educativo pur conscio che sia quello più importante e centrale. I nostri bambini, fin dalla scuola dell’infanzia, sono affidati alla professionalità delle maestre (e dei maestri) che si occupano di loro per la parte maggiore delle loro giornate.
Io davvero non mi capacitano di come facciano e di come, almeno nel nostro Paese, la loro professione non venga valorizzata nella giusta misura (anche e soprattutto da un punto di vista economico!).
Maestre dell’asilo sante subito!
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Crediamo che, in attesa dell’annunciata “santificazione” che sosterremo sicuramente, le “maestre d’asilo” debbano accontentarsi dei nostri ringraziamenti e dei nostri elogi per l’enorme e qualificato lavoro che svolgono nei confronti dei nostri nipoti. Bravissime e grazie ancora.
nonna Lina e nonno Antonio.
Da educatrice di infanzia nel comune di Milano, ringrazio per questo pensiero solidale!! I bambini sono in realtà 25 per classe e li gestiamo in due con alcune ore di compresenza per coprire dalle 7,30 alle 18.
Sono convinta che non si può fare questo lavoro se non si ha un minimo di passione. A volte vorrei aver fatto altre scelte, quando mi ritrovo devastata da virus e batteri alla faccia degli anni che avrebbero dovuto temprarmi , o mi sposto a quattro zampe dai materassi dove li ho appena fatti addormentare per il pisolino, perché la schiena non collabora. Ma poi quando vedo le piccole conquiste che ogni giorno questi scriccioli raggiungono, come si affidano a noi con le loro manine ( solitamente appiccicose di nonvogliosapere cosa), i dubbi spariscono, e ho la certezza che questo è il mio lavoro. Ma la santità porterebbe un aumento di stipendio? Chiedo per un’amica!! 😂😂
Grazie Eleonora per la tua testimonianza. Con questa riflessione volevamo in modo molto semplice dire il nostro GRAZIE ad una categoria purtroppo troppo sottovalutata nel nostro sistema.
Quanto alla santità…purtroppo niente aumento di stipendio. Per quello credo si debba invocare ad un miracolo!