Proprio in questi giorni si sta parlando di una nuova proposta relativa ai contributi per chi ha figli. Si tratterebbe di una rivisitazione totale dei diversi contributi esistenti, virando verso l’istituzione di un contributo unico (che assorba tutti gli altri) erogato a tutti, senza vincoli di reddito.
Se capitate spesso su queste pagine, conoscerete la nostra sensibilità e il nostro (ovvio) interesse verso queste tematiche. Abbiamo recentemente parlato dello stop al bonus baby sitter e nido, del congedo papà obbligatorio, dell’esperienza (di chi scrive) della maternità facoltativa a ore e di molti altri aspetti legati al mondo dei diritti delle famiglie.
Il contributo di cui si è parlato andrebbe ad assorbire i contributi oggi presenti, come ad esempio bonus bebè e bonus nido. Quantomeno così sembrerebbe emergere dalle parole del Ministro Fontana nella sua recente audizione al Senato (11 aprile 2019).
Un contributo unico per i figli a carico da 0 a 3 anni, con l’intento di provare ad accordare tale bonus fino a che i figli restano a carico dei genitori. Nessun limite per quanto riguarda il reddito. Non servirà dunque più avere un ISEE inferiore ad una certa soglia.
Personalmente crediamo sia più corretto mantenere un limite reddituale per l’erogazione. Vedremmo di buon auspicio un allargamento dei beneficiari del bonus (alzando il limite ISEE) ma non crediamo che dare il bonus a tutti sia la giusta soluzione.
Quanto al mese? Nel suo intervento al Senato il Ministro Fontana non ha parlato di cifre. E’ il quotidiano La stampa ad ipotizzare che il bonus possa raggiungere fino a 400 euro al mese. Si tratta certamente di una sfida ambiziosa e di dubbia sostenibilità per le già provate casse dello Stato.
Si attendono dunque ulteriori sviluppi, sperando che ogni decisione venga valutata con attenzione, aiutando di più chi ne ha davvero bisogno.