Una notte nel lettone con i nonni

Carissimi nipoti, carissimi genitori e nonni,
questa è la piccola storia di un’esperienza di due nonni che hanno ospitato un nipote di due anni a casa loro per una notte.

Prima di raccontarvi la nostra esperienza e le nostre emozioni, voglio approfondire e condividere con voi alcune riflessioni sul tema, proposte dalla dott.ssa Sara Piattino e rese pubbliche da Angela Bisceglia. Le potete leggere cliccando sopra questo link. Troverete indicazioni preziose per tutti, sia per i genitori, sia per i nonni.

La nostra esperienza

La nostra nipotina, due anni compiuti da poco, era stata informata con largo anticipo dell’esperienza che sarebbe andata a fare. Assieme ai genitori ha messo nel suo zainetto il  pigiamino preferito, la sua inseparabile “bimba”: una bambolina di pezza, un libro delle fiabe e un gioco e assieme al papà è arrivata dai nonni nel pomeriggio.

Il papà, dopo essersi trattenuto un’oretta, l’ha salutata ricordandole che sarebbe rimasta dai nonni anche per la nanna e che sarebbe poi venuto al mattino a riprenderla assieme al fratellino. Per mamma e papà una serata in “libera uscita” alla scoperta dell’Oasi di Galbusera Bianca.

Tra un gioco e l’altro il pomeriggio è volato in un attimo ed è arrivata l’ora della cena. Seduta nel suo seggiolone, come sempre ha mangiato con appetito e con allegria.

Rassettata la cucina ci siamo (io, la nonna e la nostra nipotina) seduti sul divano dove abbiamo alternato le favole classiche con canzoncine delle quali è particolarmente entusiasta. Più tardi, dalla finestra abbiamo constatato insieme che ormai si era fatto buio e verso le 21 ci siamo preparati tutti per la notte.

Con “la bimba” sotto il braccio ci siamo poi trasferiti nel lettone della camera da letto dove i giochi, le canzoncine e le favole, sono proseguite ancora per una mezz’ora fino a quando piano piano è crollata ed è andata teneramente nel mondo dei sogni.

Casualmente, la giornata coincideva con il nostro 44° anniversario di matrimonio, noi ci siamo guardati, abbiamo guardato il visetto tenero e sereno della nostra nipotina sdraiata tra di noi e ci siamo detti che forse non c’era modo migliore per festeggiare questa ricorrenza.

Un bacio della buonanotte e ci siamo messi a dormire anche noi a fianco della nostra nipotina, con il pensiero a quel giorno lontano quando pieni di entusiasmo sognavamo e programmavamo la nostra famiglia e la constatazione che ora eravamo pienamente e felicemente realizzati con due figli ormai adulti e tre magnifici nipotini (più uno in arrivo) che ci riempiono di orgoglio e di gioia e che danno un senso al nostro futuro.

Al mattino, anche se noi ci siamo alzati prima, abbiamo fatto in modo di farci trovare vicini al suo risveglio. Pian pianino ha aperto gli occhi e dopo un attimo, il tempo necessario per capire dove si trovava, ci ha sorriso e ci a detto: “andiamo di là”.

In cucina abbiamo fatto colazione insieme. Il tempo di lavarci e vestirci ed ecco che il suo papà è arrivato. Un’oretta più tardi, dopo aver giocato ancora un po’, tranquilla e serena è tornata a casa con il papà.

Per noi, anche se non era la primissima volta, è stata un’esperienza bellissima e pensiamo che lo sia stato anche per lei. Io, che ormai ho quasi 70 anni, ricordo ancora con piacere e tenerezza, una notte passata con il mio nonno Giov Maria.

Questa letterina l’ho voluta indirizzare oltre che ai miei nipotini, anche ai genitori e ai nonni in generale perchè credo che un’esperienza così, sia bella e positiva per tutti.

Un caro saluto e un arrivederci alla prossima letterina,
Nonno Antonio

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *