Addio bonus bebè e congedo di paternità

La legge di bilancio 2019, salvo emendamenti dell’ultima ora, non ha confermato per il 2019 il bonus bebè e il congedo di paternità.
Chi legge il nostro blog, conosce la nostra sensibilità su queste tematiche. Abbiamo parlato di diritti per le famiglie con i bambini proprio poche settimane fa e il sottoscritto sta usufruendo ancora adesso del congedo parentale ad ore.


Il bonus bebè garantiva (e garantisce anche quest’anno) un contributo di 80 euro al mese per i primi 12 mesi di vita del bambino. Era già stato ridotto (prima spettava per i primi 3 anni), inserendo il bonus mamma, misura non legata però al valore ISEE (per intenderci spetta sia a una famiglia senza lavoro sia ad una famiglia milionaria…).

La speranza è che in extremis venga inserito un emendamento per uno strumento che, pur con tutti i suoi limiti, garantisce un piccolo contributo a chi decide di mettere al mondo un bambino.

Il congedo di paternità negli anni è stato incrementato. Inizialmente si trattava soltanto di un giorno arrivando a quattro giorni nel 2018.
Chi ha avuto un figlio conosce le difficoltà dei primi giorni; accogliere un nuovo membro della famiglia, adattarsi alle sue esigenze e soprattutto aiutare la mamma che deve riprendersi dai postumi del parto.
Questi giorni, seppur pochi, consentono (a questo punto consentivano…) ai papà di essere più presenti.

Queste notizie mettono in allarme chi oggigiorno decide di avere dei figli. La sensazione è quella di non essere protetti e supportati dal nostro Stato (già terribilmente indietro rispetto agli altri Stati dell’Unione Europea).
E la promessa di una terra da coltivare con l’arrivo del terzo figlio suona come una presa in giro, una barzelletta (ma non lo è!).

Sul tema si è recentemente espresso anche Tito Boeri, Presidente dell’INPS. «C’è un segnale di maschilismo anche in questa legge di bilancio, nel momento in cui va a dire manteniamo le differenze di età nell’accesso alle pensioni per uomini e donne, e va a non rifinanziare il congedo di paternità che era uno strumento molto importante per promuovere un’uguaglianza di opportunità».

Speriamo di ricrederci a breve con gli opportuni emendamenti su questa Legge di Bilancio.

Ecco i nuovi aggiornamenti in merito all’emendamento proposto dal Ministro Fontana.

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