Cargo Bike: una scelta di vita

E’ un blog di viaggi, gite, attività e tutto ciò da fare con i nostri piccolini. Proprio per questo mi sembra doveroso condividere un’idea, una visione, una vera scelta di vita.
Cargo Bike! Cioè?

Ai più suonerà come una parola nuova; in realtà è qualcosa che ci appartiene. I nostri postini avevano qualcosa che somigliava ad una cargo bike e molti artigiani negli anni che hanno preceduto la Seconda Guerra avevano una bicicletta di questo genere.

Nei Paesi nordici le cargo bike sono molto diffuse. Una famiglia su tre a Copenaghen possiede una cargo bike che utilizza per portare i figli all’asilo o a scuola, per andare a fare la spesa: insomma, la utilizza al posto dell’automobile.





E’ quello che ho voluto fare anche io, con i limiti che ci offre il nostro Paese e anche con i limiti che ci porta la nostra cultura. Seppur molti osservino il passaggio della mia cargo bike spesso con aria incuriosita, il mio intento è quella di sostituirla, per quanto possibile, all’utilizzo dell’automobile.

Così ecco che può servire per una passeggiata, per andare al vicino supermercato, per portare i bimbi in biblioteca, dai nonni o dove può servire.

Ad oggi, dopo un anno mezzo, il contachilometri segna poco più di 3000 km percorsi, forse un po’ poco ma si tratta sempre di benzina risparmiata, un po’ di inquinamento in meno e soprattutto un po’ di salute in più, acquistata spingendo sui pedali.

Vi assicuro che è una bellissima esperienza pedalare su una cargo bike e la possibilità di utilizzarla anche quando abbiamo necessità di trasportare qualcuno o qualcosa la rende davvero speciale.

La mia è una Bullitt, una cargo bike danese. Per qualsiasi informazioni potete contattare CargoBike Bergamo, dei cari amici che si occupano di queste biciclette speciali e non solo! Fateci un pensierino…

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2 commenti

  1. certamente è un bellissimo modo di muoversi nelle città. Io utilizzo un carrello posteriore alla mia bici per fare la spesa e mi trovo benissimo.
    Purtroppo è vero siamo guardati come marziani ma allo stesso tempo diamo il buon esempio, chissà che altri ci imiteranno.
    ciao Massimo

    1. Author

      Speriamo soprattutto che cambi la cultura verso la bicicletta e che le nostra città trovino gli spazi giusti per far circolare in sicurezza chi si muove sulle due ruote.

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